Sarzana apre la Fortezza all’icona della Pop Art, in mostre oltre 200 opere di Andy Warhol (foto)
Purtroppo non potremmo mai appurarlo davvero ma, sicuramente, ha fatto innamorare noi. Si apre oggi l’attesa mostra “Andy Warhol Sarzana è Pop” che accompagnerà la città sino al 5 marzo 2018, e questa mattina un manipolo di fortunati ha potuto gustarla in anteprima accompagnato dal racconto degli esperti curatori, Falcioni e Matteo Bellenghi, in compagnia del Sindaco Alessio Cavarra e dell’Assessore Nicola Caprioni.
Uno spaccato unico nel suo genere con opere originali ed esclusive (oltre ad una tra le più importanti collezioni di Polaroid, passione e strumento di lavoro indivisibile di Andy) in una cornice emozionante e accogliente corredata anche dai locali a piano terra dedicati al merchandising, perfetto mix tra Andy e “La Butega d’Sarzana” con un eccitato Ferrarini, pres. del CSSS.
Molte le aspettative su questa iniziativa e molte anche le polemiche lette; interviene anche su questo il curatore Falcioni, uno dei più grandi collezionisti al mondo dell’artista: “Uno dei motivi per cui mi sono trasferito all’estero è proprio questo vizietto prettamente italico di criticare tutto e di più, ho letto ogni ovvietà possibile su questa mostra, mi chiedo se tutti quelli che hanno criticato ne conoscessero veramente il valore”.
200 opere che ripercorrono l’evoluzione dell’arte pop warholiana dagli inizi degli anni ’50 sino alla metà degli anni ’80, nel suo apice di “Arte provocatoria” da consumare come un qualsiasi prodotto commerciale, idolatrato e altrettanto criticato rimane, a 30 anni dalla sua morte, stella indiscussa della pop art e visionario di immagini/simbolo della cultura di massa del suo tempo. “Un’occasione in più per la nostra Sarzana che, insieme alla stagione teatrale, potrà contare su mesi ricchi di un’offerta culturale veramente di qualità – dichiara il Sindaco – non era scontato ed è frutto di un grande lavoro, siamo orgogliosi di avere raggiunto obbiettivi perseguiti con grande determinazione e non senza difficoltà”.
Dalle opere famose quali le icone di Marilyn e Jagger alle polaroid di Stallone, da Mao Tze Tung alle drag queen, dalla sua Polaroid ai self portraits e l’archeologia informatica del computer Amiga 1000 con floppy disk dei disegni digitali di Warhol. Una vera e propria mostra/evento che vuole proiettare Sarzana nel panorama nazionale delle grandi mostre d’arte in connessione tra il suo passato evocativo e l’arte contemporanea: “Una sfida importante in una strada inedita, dopo avere valorizzato altre forme d’arte, in primis la musica. Una città valorizzata in chiave storica e luogo privilegiato di innovazione artistica e di eventi che ne accrescono l’attrattiva – spiegano Cavarra e Caprioni – siamo convinti che Sarzana saprà essere ancora una volta un palcoscenico all’altezza di questa nuova scommessa e in grado di accogliere un pubblico probabilmente diverso da quello tradizionale, ringraziamo a tal proposito la risposta e l’attivismo degli esercenti”.
Il Sindaco poi conclude con un ricordo dedicato ad un amico: “Permettetemi da Sindaco e sarzanese un inciso per salutare una persona; a nome dell’amministrazione comunale vorrei dedicare questo evento a Paolo Gironda. Un amico e un vero sarzanese che ha molto amato la città, un artista riconosciuto e un talento originale e visionario il cui tratto distintivo è diventato parte integrante di questa città e resterà indelebile nel ricordo di tutti noi. Penso che quella di oggi sarebbe stata anche per lui una bella giornata nella quale sarebbe andato fiero dell’appartenenza a questa comunità. Ciao Paolino.